Rat Trap di Fabiustri
“Un campione del mondo sfida le nostre 4 buche” – Video 712
In questo Rat Trap abbiamo il piacere nonché l’onore di ospitare un World Champion.
Sì perché Fabiustri, all’anagrafe Fabio Barsi, è stato campione del mondo di Winter Triathlon.
Oggi fa l’allenatore e si cimenta in una nuova passione, il golf. Così i suoi amici del gruppo Instagram “Golf Lercio” gli hanno voluto regalare per la sua laurea una bella sfida sul Rat Trap.
Andiamo a vedere se la disciplina e la preparazione fisica del suo sport di derivazione lo aiuterà a battere le nostre 4 buche.
Tu che altri sport pratichi o hai praticato oltre al golf?
Ma cos’è questo Rat Trap di cui si parla tanto?
La sfida del Rat Trap è un percorso di 4 buche particolari scelte da B2g , presso il Golf Club Rovedine a Milano. Le buche sono state scelte per mettere in difficoltà lo sfidante con diversi ostacoli e difficoltà: bunker, acqua, buche tecniche e diversificate, che aprono allo sfidante diverse vie di giocabilità in base ad esperienza e skills. La Rat Trap si ispira palesemente a uno dei tratti più insidiosi del golf: “The Bear Trap” di Jack Nicklaus , visto che nel nostro fantastico campo non abbiamo orsi (fortunatamente) abbiamo optato per un animale che da noi è di casa, ovvero la Nutria. Eccovi spiegato l’origine del nome.
Le 4 buche:
La prima buca che incontriamo è la Numero 2 del Golf Club, un PAR 3 relativamente lungo, ben difeso da un ostacolo d’acqua che circonda da tre lati il green. Una buca in cui bisogna conoscere bene le proprie distanze.
La seconda buca del #Rattrap è la numero 3 di Rovedine, un PAR 4 giocabile fino a 388mt, una buca che si difende grazie a lunghezza e una costruzione un poco a serpentina con miglior lato giocabile a sinistra.
La terza buca della sfida, ovvero la numero 4 del campo Milanese, sempre PAR 4, simile alla scorsa buca ma di qualche decina di metri più corta, fermandoci a 341mt massimi. Un percorso molto tricky, giocabile in diversi modi. Provvista di acqua e bunker, da giocare con i nostri colpi migliori e che conoscete meglio.
La quarta buca, quindi numero 5 nel Club, la più lunga della trappola, un PAR 5 da 500mt massimo molto stretta ad inizio e fine, con un po’ di respiro nella parte centrale. Godibilissima da giocare molto bella anche visivamente parlando, circondata dagli alberi, per ottimizzare la buca bisogna costruire una strategia già dal Tee o sperare in un Drive che non vada nel bosco per chiuderla addirittura in due colpi prima del PAR.
Ringraziamo Caddiemaps per queste bellissime mappe delle buche. Se le voleste anche per il vostro campo prenotatevi quì.
Vi ringraziamo come sempre, per il vostro supporto e se anche voi amate il golf come noi, venite a parlarne e approfondire nei nostri video.
Ci trovate anche su:
Autore
-
Il GOLF è il mio mondo. Golfista dall’età di 6 anni sono velocemente arrivato a giocare prima scratch e poi fino ad un HCP di +3 che mi ha dato la possibilità di partecipare a svariate competizioni internazionali oltre agli innumerevoli campionati nazionali e come invitato ad alcune gare professionistiche. La passione per il gioco mi ha portato, appena più che maggiorenne, a collaborare con Acentro Golf Vacanze, società leader nei viaggi golf e nella gestione sportiva. Durante gli studi universitari ho collaborato inoltre con la Federazione Italiana Golf come “promotore del nostro sport”. Grazie a questa collaborazione, anni dopo, sotto la guida del grande Gino Pelizzari, ho ricoperto il ruolo di responsabile dell’attività giovanile del Comitato Regionale Lombardo e Capitano della squadra nazionale della Federazione Italiana Golf. Sono stato per oltre 10 anni arbitro federale ed ho lavorato per alcune case costruttrici di attrezzatura sportiva come Puma e Cobra in qualità di responsabile tecnico. La passione per i materiali e l’attrezzatura ha radici antiche ma è esplosa nei primi anni 2000 quando ho cominciato a cimentarmi come Club Maker e Club Fitter. Questa passione legata ai ruoli ricoperti lavorativamente parlando mi hanno portato a diventare Custom Fitting Specialist prima per Cobra Puma Golf South Europe e poi presso Clufitting di Gabriele Sorbara, il centro d’eccellenza italiano in ambito attrezzatura custom per i giocatori di tutte i livelli, dal neofita al professionista di tour. Il golf è la mia vita. Gigi
Visualizza tutti gli articoli
Correlati
Il GOLF è il mio mondo. Golfista dall’età di 6 anni sono velocemente arrivato a giocare prima scratch e poi fino ad un HCP di +3 che mi ha dato la possibilità di partecipare a svariate competizioni internazionali oltre agli innumerevoli campionati nazionali e come invitato ad alcune gare professionistiche. La passione per il gioco mi ha portato, appena più che maggiorenne, a collaborare con Acentro Golf Vacanze, società leader nei viaggi golf e nella gestione sportiva. Durante gli studi universitari ho collaborato inoltre con la Federazione Italiana Golf come “promotore del nostro sport”. Grazie a questa collaborazione, anni dopo, sotto la guida del grande Gino Pelizzari, ho ricoperto il ruolo di responsabile dell’attività giovanile del Comitato Regionale Lombardo e Capitano della squadra nazionale della Federazione Italiana Golf. Sono stato per oltre 10 anni arbitro federale ed ho lavorato per alcune case costruttrici di attrezzatura sportiva come Puma e Cobra in qualità di responsabile tecnico. La passione per i materiali e l’attrezzatura ha radici antiche ma è esplosa nei primi anni 2000 quando ho cominciato a cimentarmi come Club Maker e Club Fitter. Questa passione legata ai ruoli ricoperti lavorativamente parlando mi hanno portato a diventare Custom Fitting Specialist prima per Cobra Puma Golf South Europe e poi presso Clufitting di Gabriele Sorbara, il centro d’eccellenza italiano in ambito attrezzatura custom per i giocatori di tutte i livelli, dal neofita al professionista di tour. Il golf è la mia vita. Gigi
All’inizio lo vedevo tutto impostato e poi si è sciolto. La cosa migliore è, senza dubbio, poter avere un gruppo di amici con cui condividere le giornate a giocare e a divertirsi ed a stuzzicarsi: è la cosa che a tutt’oggi sto ancora inseguendo. PS: il fisico si è visto ma la cosa che mi ha fatto GODERE è che i due “gufetti B2G” non sono riusciti a spingere la palla in acqua al Gufone Triatleta….eeehh ne dovete ancora mangiare di pasta col tonno!!! ^_^
Sì è dimostrato un vero atleta che non va sotto stress neanche con le gufate più potenti ????