RAT TRAP di JACK “Da 54 di HCP a giocare sotto par del campo” – Video 766
Jack vs Rat Trap!
Riuscirà Jack dopo un “esilio” dai Green durato 3 lunghi anni a superare il Rat Trap indenne???
Jack ha un primato non da poco, essere riuscito in un anno a passare da 54 di HCP a giocare un giro di campo sotto il par lordo. Forse il sogno di qualunque giocatore. Con questi presupposti il Rat Trap si preannuncia “gustoso”.
Ma cos’è questo Rat Trap di cui si parla tanto?
Il Rat Trap è un percorso di 4 buche particolari scelte da B2g, presso il Golf Club Le Rovedine alle porte di Milano. Le buche sono state scelte per mettere alla prova lo sfidante con diversi ostacoli e difficoltà: bunker, acqua, buche tecniche e diversificate, che aprono allo sfidante diverse vie strategiche in base ad esperienza e skills. Il Rat Trap si ispira palesemente a uno dei tracciati più insidiosi del golf, il PGA National ed il suo “The Bear Trap” intitolato al suo disegnatore, il mitico “Orso d’Oro” Jack Nicklaus. Visto che nel nostro fantastico campo non abbiamo orsi (fortunatamente) abbiamo optato per un animale che da noi è di casa, ovvero la Nutria. Eccovi spiegato l’origine del nome. Questo format si è evoluto anche nel Rat Trap on Tour dove scopriremo le 4 buche più iconiche di ogni percorso, per raccontare i più bei campi d’Italia.
Le 4 buche:
La prima buca che incontriamo è la Numero 2 del Golf Club Le Rovedine, un PAR 3 relativamente lungo, ben difeso da un ostacolo d’acqua che circonda da tre lati il green. Una buca in cui bisogna conoscere bene le proprie distanze.
La seconda buca del #Rattrap è la numero 3 del Le Rovedine, un PAR 4 decisamente da bombardieri con i suoi 388mt. Una buca che si difende grazie alla sua lunghezza e ad un disegno un po’ a serpente che richiede colpi ben piazzati per avere sempre la visuale pulita sul successivo.
La terza buca della sfida, ovvero la numero 4 del campo Milanese, il secondo PAR 4, è una buca relativamente corta con i suoi 341m. quello che la rende molto bella e sfidante è il suo disegno, è definita la buca tricky. Giocabile in diversi modi e sempre divertente e ostica. È difesa da un lago che costeggia il lato sinistro e che si protrae fin davanti al green. Qui bisogna sfoderare i colpi migliori del repertorio.
La quarta buca, quindi numero 5 nel Club, la più lunga della “trappola”, un PAR 5 da oltre 500mt molto stretta ad inizio e fine, con un po’ di respiro nella parte centrale. Godibilissima e molto bella anche visivamente parlando, è la buca dove si può fare bene. I più potenti possono provare a costruire una strategia aggressiva ma forse la miglior soluzione rimane quella di costruire sin dal tee shot un gioco regolare che può far arrivare tutti a puttare per il loro birdie.
Ringraziamo Caddiemaps per queste bellissime mappe delle buche. Se le voleste anche per il vostro campo prenotatevi quì.
Vi ringraziamo come sempre, per il vostro supporto e se anche voi amate il nostro fantastico sport, venite a parlarne e approfondirlo nei nostri video.
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