Sotto Par Lordo: 5 segreti per raggiungerlo in un anno! – 778

13 Luglio 2023 0 Di Jury Sini

Par Lordo: come facciamo a giocare sotto?

#GOLF DA 54 A SCRATCH – 5 SEGRETI “Come giocare sotto par lordo” – #Scratch #HCP

Come passare da 54 di handicap a fare un giro sotto Par in un anno! Ovviamente nel Golf  il “dipende” è obbligatorio, ma siamo sicuri che questi cinque accorgimenti vi faranno migliorare e in fretta se seguiti, qualunque sia il vostro livello.

Cosa si intende per “Par lordo“?

Par – Numero di colpi ideale per concludere una buca. Si ottiene sommando i due putt canonici al numero di colpi normalmente necessari per raggiungere il green.

Lordo – Si dice di un punteggio non corretto dalla detrazione dell’handicap. Esempio: un giocatore 18 di handicap che giri il campo in 90 colpi ed un giocatore 28 di handicap che giri il campo in 100 colpi hanno un punteggio lordo differente di 10 colpi ma lo stesso punteggio netto di 72 colpi.

Vediamo i 5 segreti:

1 – Il Polpastrello!

Se vogliamo giocare tanto tanto meglio di ciò che stiamo facendo, una delle prerogative è chiudere bene la buca, quindi è essenziale concentrarci su Putt e Approcci per ottimizzare il gioco corto e la nostra sensibilità, quindi il polpastrello.

Jack, che usiamo come esempio, aveva inizialmente una sacca con quattro bastoni:  Pitch, ferro 7, drive e putt. Per questo di necessità ha fatto virtù, sviluppando la sua precisione attorno al green usando un solo bastone, il pitch. Una cosa che faceva spesso è stato usare il campo executive tutto nel suo caso giocato con pitch e putt, comprese uscite dal bunker e lob! Poi arrivato ad avere tutta la sacca è stato semplice portare a casa risultati ancora migliori.

Quindi la prima arma su cui concentrarsi è la precisione e la sensibilità del “polpastrello” attorno al green.

2 – Pensiero Positivo!

Il mindset ad alcuni sembrerà una banalità o una idiozia ma iniziare a ragionare come il giocatore che vorresti diventare è importante per sviluppare sia il colpo che la fiducia. Appena si ha un po’ di dimestichezza bisogna iniziare a pensare a fare il par della buca (o il risultato che ci prefissiamo), per abituare la mente a giocare già al livello prefissato e non avere problemi quando ci arriveremo realmente. Questione di mentalità.

Questo esercizio mentale tende ad evitare di “sedersi” e avere pensieri come “vabbè se faccio flappetta recupero”, evitando quindi la perdita di colpi superflui. 

3 – La potenza di fuoco!

Capire da subito la “cavalleria” di cui siamo dotati è importante per settare il nostro gioco anche in base al tipo di campo che andremo a giocare e dal tee che vogliamo utilizzare per giocare il campo al meglio. Ovviamente con molta potenza sarà più semplice giocare contro par, nel caso avessimo meno potenza con ferri e drive che non faranno molta strada, dovremo settare il nostro gioco in altro modo, magari puntando al bogey player (18 di HCP) o al doppio bogey player (36 di HCP). Questo ci aiuta a posizionare il punto d’arrivo migliore per il nostro gioco.

Purtroppo la distanza che percorriamo determina spesso l’handicap, certo ci sono molti giocatori che vanno sotto par senza colpi lunghissimi, compensando con un gioco corto micidiale ma diciamo che avere “birra” aiuta. Anche tra i pro c’è la tendenza sempre più marcata di cercare colpi sempre più lunghi con potenza mostruosa, ma come abbiamo visto al British Open con la vittoria di Brian Harman, 170cm per 70kg, si può eccellere senza essere dei colossi.

Questo discorso lo avevamo già affrontato in questo articolo: Le misure contano… (per lo Swing)

4 – Pane e Golf!

Il top per velocizzare la nostra crescita è sicuramente masticare golf tutto il tempo, conoscere il Golf è importante ed immergersi da novizio fa un effetto spugna che ci permette di carpire consigli e strategie che da soli difficilmente riusciremmo a cogliere o che comunque da soli richiederebbero molto tempo e fatica. Quindi costanza sia sul campo che nell’utilizzo di video sia di esperti che di tornei importanti se possibile.

5 – Contesto!

L’ambiente è importante, se voglio giocare a golf devo avere anche un posto comodo in cui potermi allenare. Uno dei problemi più grandi infatti è quello di avere dei campi vicino all’abitazione o al lavoro di cui servirsi. Soprattutto i campi “cittadini” sono utili per i ragazzi che magari non hanno mezzi privati e devono utilizzare i mezzi pubblici per arrivare al Golf. Non dimentichiamo il fattore sociale nel fare nuove conoscenze e creare una compagnia con cui competere e crescere.

 

Vi ringraziamo come sempre, per il vostro supporto e se anche voi amate il nostro fantastico sport, venite a parlarne e approfondirlo commentando i nostri video. 

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