Spirit of Ryder Cup Roma!

Spirit of Ryder Cup Roma!

3 Ottobre 2023 0 Di Jury Sini

Le testimonianze della community B2G sulla Ryder Cup di Roma 2023, un evento storico. La più grande manifestazione golfistica che l’Italia abbia mai visto con sullo sfondo la città eterna.

Ecco le testimonianze dirette della community! Ci sta!!!

Partiamo con Giovanni Bongiovanni, il Bongio! Super fan di Luke Donald:

“All’arrivo a Ponte Mammolo si notava qualcosa di molto particolare. Una trentina di navette pronte. La Tiburtina messa a nuovo. La strada antistante il campo trasformata in 4 corsie dalle “quasi” 2 di prima. Poi l’arrivo all’ingresso al Marco Simone sono rimasto veramente stupito. Un parcheggio enorme perfettamente preparato. una strada lunga per arrivare all’ingresso che faceva capire la quantità di gente prevista. Il colpo di meraviglia m’è preso sulla passerella che scavalca la strada. Già con l’Open c’era stata una trasformazione radicale del Marco Simone. In precedenza c’era un bel percorso executive che è stato sacrificato. Ma adesso, per la Ryder, c’è stato l’impensabile. Delle strutture maestose! Vado subito in campo pratica e vedo i campioni che si riscaldavano per la prova campo. Li ci sono stato il più possibile per vedere degli swing seri. Qui all’improvviso vedo Ale Rubelli di Caddiemaps. Ci presentiamo, 2 chiacchiere, 2 risate e vediamo arrivare Augusta assieme ad Andrea Bissoli. Foto dei b2g e via in campo. Un carissimo saluto a Stefano A. che era volontario e non vedevo da molti anni. Mi sono visto il passaggio alla buca 16 all’ombra e per me fine primo giorno. Secondo giorno arrivo in campo pratica (di lato all’ombra per vedere lo swing dal davanti) alle 8.30 e vedo 1 ora di allenamento di Straka e 1 ora degli altri atleti. Arrivano il Sanga e Niccolò Cacioppo. Foto dei b2g e via in campo. “

Il Bongio prosegue:

“Cosa è stata la mia Ryder Cup? Beh, domenica sera avevo nostalgia di questa festa. Quando si fa un giro di 18 buche ci si ritrova amici dei giocatori. Qui era come ritrovarsi amici con tutti. Vedere il mio giocatore preferito fare da capitano dei migliori giocatori d’Europa e onorare la propria carriera nel migliore dei modi, vedere questi campioni in un clima di gioia e festa è stato meraviglioso. Vedere come è stato organizzato l’evento mi ha dato un senso di fiducia verso il futuro. Il gioco? Quello è inimitabile per noi comuni golfisti ma uno spettacolo eccezionale.”

Ryder Cup Roma 2023: l’evento Golf più seguito al mondo!

Il nostro inviato speciale Alessandro Rubelli ha definito la Ryder Cup Roma 2023 il “Woodstock del Golf”, ecco il suo racconto!

“Tre giorni di pace amore e golf:

Ho avuto la fortuna di assistere ad uno degli eventi più incredibili al mondo; La Ryder Cup di Roma.

[…]C’eravamo anche noi italiani, in percentuale minore, ma c’eravamo. Soprattutto nei tre giorni precedenti alla gara, quando il grosso del pubblico doveva arrivare, è stato più facile ritrovare tante persone che condividono questa passione. Tante facce amiche e conosciute, ma anche tanti nuovi incontri o, ancora più divertente, è stato dare un volto a persone che avevi solo incrociato sui social. Un campo da golf non è uno stadio e la Ryder cup non dura 90 minuti.
Per ospitare le 55.000 presenze per i tre giorni di gara ed i tre giorni di prova, è stato allestito un sito dalle dimensioni di una cittadina. 55.000 persone che dovevano recarsi in un luogo, bere, mangiare, “evacuare”….., riposarsi, assistere alla
gara, proteggersi da un caldo insolito anche per Roma e ritornare a casa.
Tutto è stato semplicemente perfetto.
Una macchina organizzativa che va al di la dell’immaginazione, perché uno può anche pensarlo e progettarlo, ma credere di poterlo fare concretamente, ci vogliono grandi capacità e spirito di avventura. Solo applausi.
La Ryder Cup è incredibile inoltre per il livello stratosferico di gioco. […] Il capitano americano Zac Johnson, durante il discorso inaugurale, ha detto che avremmo visto colpi incredibili, e così è stato.
Tutto il pubblico era catturato dagli swing dei giocatori, sembravamo quasi vampiri che con gli occhi, volessero succhiare il segreto di quei movimenti così perfetti e armonici. Oppure attraverso un autografo. Vorrei sapere quanti ne hanno fatti. Per la gente che c’era, per la fame di poter avvicinare i propri beniamini, i giocatori sono stati disponibilissimi con i propri tifosi.
Ed infine, incredibile è stato proprio il tifo.
Tre giorni di cori e di urla. Ho visto gente vestita nei modi più assurdi; ho visto astronauti, gladiatori, aquile, super eroi, Lepricani, vestiti con le bandiere, vichinghi, manga giapponesi e perfino un T-Rex che correva impazzito lungo il lato di una buca.
[…] C’è una canzone di Neil Diamond che viene usata come coro da numerose tifoserie, sia europee che americane. Non ne conoscevo l’esistenza, ma quando partiva dagli auto parlanti o qualcuno cominciava ad intonarla, non c’erano più due tifoserie ma un unico grande pubblico. A distanza di qualche giorno ancora continuo a canticchiare “Sweet Caroline”. Inoltre, l’incredibilità della Ryder Cup, è che non associ tale confusione al golf. Uno sport giocato nel silenzio, nella natura e che richiede molta concentrazione.
Probabilmente uno dei momenti più emozionanti è stato proprio sul tee della buca 1, della prima partenza, quando dopo ore di canti, cori e urla tutto il pubblico si è zittito in un silenzio assordante. Un pubblico corretto e rispettoso nei confronti dei giocatori perché conosce la difficoltà di questo gioco ed anche se a livelli completamente diversi e lontani, tutti quelli che praticano questo sport, possono immedesimarsi nei grandi campioni. Al netto della diversa lunghezza e preparazione, giochiamo lo stesso campo e con gli stessi materiali dei grandi campioni. Non c’è uno sport così empatico come il golf, che avvicina i grandi campioni con i giocatori della domenica.

Forse per questo più che un pubblico sembravamo un popolo e la Ryder cup l’evento attorno al quale ritrovarsi.


Chiudo infatti con uno dei ricordi più belli della Ryder Cup: la cerimonia inaugurale. Era stato allestito un grande palco, come solo nei grandi concerti si possono vedere e le squadre schierate tipo una grande band.
Noi eravamo li, in migliaia, raccolti intorno a questi grandi campioni visibilmente emozionati ed ho capito che la Ryder Cup è il momento in cui si esprime e manifesta la folle passione per questo sport.
E’ stata la nostra Woodstock, tre giorni di pace, amore e golf.
Più qualche birra………..”

Riccardo Mainardi racconta:
“Come è stato per me vedere la Ryder? Parto dalla fine… è stata una giornata incredibile!
Sveglia alle 5 di mattina per essere al Marco 
Simone alle 6.45 e vedere il riscaldamento pre-gara… poi via sul campo!
La mattina ho pagato un po’ di inesperienza.. era la prima volta che seguivo una gara di golf dal vivo e non conoscendo bene il percorso ho perso un po’ di tempo per muovermi da una buca all’altra… poi il pomeriggio ho migliorato la strategia ed ho scelto 3 posizioni strategiche vicine tra loro e mi sono gustato l’azione.
Tra le foto che vi ho mandato c’è Rory alla 18 che dopo aver spedito il driver nel rough (e la palla era veramente messa male) ci ha fatto vedere come se ne esce .
È stata una festa, tifo bellissimo, giusto livello di polemiche per rendere la competizione più spicy ed ha vinto team Europe.. non credo avrei potuto chiedere altro.
Oggi sono andato a giocare qualche buca nella speranza di aver passivamente imparato qualcosa guardando loro giocare ma sfortunatamente no… sono ancora scarso come prima.
Ciao ciao
Riccardo”
CaddieMaps presenta il Marco Simone! Ryder Cup Roma 2023

CaddieMaps presenta il Marco Simone! Ryder Cup 2023

Antonio Anastasi ci scrive:

“Che esperienza bella e unica. Domenica tutto è stato memorabile, ve l’avranno detto, l’avrete letto, non mi ripeto. Qui riporto alcune cose curiose che mi hanno colpito

– Mai visto un campo così curato, ça va sans dir. Forse anche oltre il pensabile: 2h prima della partenza del primo team, sulla buca 1 si rasava il tee delle donne…
– Il fairway praticamente era un green di un campo normale. Il rough (soprattutto il secondo taglio) era cementotto altro che spugnotto
– La produzione immagino fosse inglese, cmq poca anima italiana. Non ci fossero state le scritte in doppia lingua o i carabinieri in giro con la loro divisa un po’ strana in mezzo al campo, sembrava di stare in un altro paese
– A sensazione gli spettatori americani erano molti più degli italiani
– La capañolada verso Cantlay ch’è montata tanto che la 16 e la 17 sembravano il bernabeu (peccato non aver fatto qualche video)
Don’t cry for me Scottie Scheffler: patatone bersagliato senza pietà. L’unica tregua era il silenzio mentre eseguiva il colpo. Fino a un attimo prima e a partire da un attimo dopo era un continuo esercizio di presa per il c… da parte del pubblico 
– Ogni team aveva un codazzo di almeno una trentina di persone, tra mogli, figli, amici, parenti, volontari, media e forze dell’ordine
– Strano droppaggio di Rory alla 9 (ma sicuramente mi sono perso qualche aggiornamento delle regole o c’era qualche regola locale). Palla in fairway con un pozzetto di drenaggio che interferisce con lo stance. D’accordo con il giudice arbitro, il nostro effettua il droppaggio senza penalità misurando un bastone da dove sta la palla e non da dove poggia la testa del bastone una volta preso lo stance senza interferenze. Ho provato a chiedergli spiegazioni, ma si sa domandare è lecito rispondere è cortesia
– Durante la premiazione è stato invocato il secondo mandato per L. Donald: fattibile? O PGA, EuropeantTour e LIV faranno la pace e si riprova con Stenson? In generale quali sono le caratteristiche per diventare capitano di una squadra di ryder cup? 

Spero di incontrarvi presto,
Un abbraccio A.”

Vi ringraziamo come sempre, per il vostro supporto e se anche voi amate il nostro fantastico sport, venite a parlarne e approfondirlo commentando i nostri video. 

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Ci trovate anche su:

18 Pillole sulla Ryder Cup!!!

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