JON RAHM: IN CITTÀ SEI TU LA LEGGE, SUI FAIRWAY SONO IO!
IN CITTÀ SEI TU LA LEGGE, SUI FAIRWAY SONO IO!
Un metro e ottantotto per un quintale di peso, braccia e gambe tozze, collo taurino, sguardo da duro.
No, non stiamo parlando del protagonista del celebre film del 1982 diretto da Ted Kotcheff e interpretato da Sylvester Stallone, (John) “Rambo”, [1] bensì di un personaggio diverso, salito velocemente alla ribalta e ben conosciuto dalla stragrande maggioranza dei golfisti.
Che sia per una certa affinità con la stazza fisica, oppure per la grande somiglianza del nome, è con l’ex numero uno del mondo (nonché vincitore di due Majors e membro del trionfante team europeo nella Ryder Cup 2023) che è stato proposto questo piccolo ma improbabile parallelismo, un’assonanza tra l’iconico reduce del Vietnam e il grande campione basco.
Jon “Rambo” Rahm
Jon Rahm è stato senz’ombra di dubbio uno dei grandi trascinatori dei “12 di casa” nel big match svoltosi tra l’Europa e gli Stati Uniti lungo il percorso del Golf Marco Simone, alle porte di Roma.
Si tratta di uno dei giocatori tra i più potenti del circuito, con i suoi 283 metri di media nel drive, ma anche di un golfista dal gioco corto delicato e sopraffino, che unisce alla capacità tecnica l’inimitabile sensibilità nel tocco di palla, tipica dei grandi assi spagnoli.
Quasi tutti sono poi a conoscenza del suo backswing molto corto, della posizione convessa del polso sinistro all’apice della salita (apice si fa per dire!), nonché di un piano del movimento piuttosto flat.
Nondimeno, la caratteristica che più di ogni altra emerge osservando il suo gesto atletico, è la grande esplosività prodotta nel corso del downswing, una reattività attraverso la quale Rahm riapre il corpo verso l’obiettivo con vigore e velocità, facendo sì che la testa del bastone viaggi alla massima velocità possibile. [2]
Osservando alcune statistiche che lo riguardano quelle che saltano subito all’occhio sono una media di ben 4,5 birdie per giro, una average score di 68,8 e ancora un punteggio medio di 1,7 putt per buca. Risulta essere inoltre il quarto giocatore più preciso nel colpo di approccio al green.
Insomma: a oggi undici vittorie sul PGA Tour – tra cui lo U.S. Open del 2021 e il Masters del 2023 – otto vittorie sul Tour Europeo, e ora: la Ryder Cup!
«Io lo sapevo che non era un tipo comune!» avrà di certo affermato recentemente qualche suo amico o un qualche suo allenatore, così come fece oltre quarant’anni fa l’attore David Caruso, in una scena del film su quell’immaginario e indomabile marine.
[1] https://youtu.be/8FkMKKi4u2E?si=uzaFtcJwjsnLrrnR
[2] https://youtu.be/n7AAcpkV-eA?si=drX0esLTEWOp6GKU
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